Gli anni successivi durante la presidenza quasi decennale di Aristide Riera, vedono concentrata l’attività del gruppo nel potenziamento e sviluppo della scuola di alpinismo e sci alpinismo, attività di grande valore educativo e di notevole, costante impegno dei componenti del gruppo. La scuola di alpinismo si può dire nasca proprio con la costituzione del gruppo, coincidendo con il 1967 lo svolgimento del primo corso ai avviamento all’alpinismo. L’esperienza e l’impegno profusi da Lino Barbante, Carlo D’Incau, Paolo De Paoli, Gianni Costantini, del Maresciallo Pasquali, di Bepi Pellegrinon e Decio De Bernardo consentono l’organizzazione dei primi corsi di alpinismo ai quali daranno il proprio apporto, negli anni successivi, i componenti del gruppo che vanno formandosi anche alle scuole centrali, conseguendo i brevetti di istruttore nazionale di alpinismo e di sci alpinismo.
Ennio Conz, Rico Bertoldin, Giulio De Berteli, Guido Frare, Joe Zucchetto, Mario Gatto, Tito Pierobon, Claudio Furlin e così via via, le più giovani leve del gruppo, sono gli animatori di questa iniziativa. Viene attrezzata la palestra di Fonzaso e viene data continuità annuale ai diversi corsi roccia, ghiaccio e sci alpinismo. Ciò consente la creazione, nel 1975, della scuola di alpinismo e sci alpinismo che a tutt’oggi ha dato vita a ben 23 corsi di alpinismo su roccia, 18 corsi di alpinismo su ghiaccio e 15 corsi di sci alpinismo con un totale di circa 700 allievi.
Alla scuola vengono formate nuove generazioni di giovani appassionati della montagna, dalle quali usciranno i nuovi componenti del gruppo, e si formeranno, tra l’altro, giovani arrampicatori come Manolo, Diego Dalla Rosa, Roberto De Bortoli, Attilio Aminta, Andrea Marzemin, Oldino De Paoli. Alcuni di questi (Dalla Rosa, Manolo, De Paoli ecc.) entreranno essi stessi a far parte del gruppo rocciatori; altri, come Roberto De Bortoli, Attilio Aminta, Andrea Marzemin, svilupperanno autonomamente una intensa attività nei diversi gruppi dolomitici e nelle Dolomie feltrine in particolare, completando ed integrando, nel solco della tradizione alpinistica feltrino, il lavoro svolto dai loro compagni vecchi e nuovi. Di particolare rilievo appaiono gli itinerari aperti da A. Aminta sulle torri di Neva insieme a A. Marzemin e altri, le vie numerose aperte da R. De Bortoli nel Cimonega e sulle Pale di S. Martino, la significativa e vasta attività svolta da A. Marzemin in Cimo-nega, sulle pareti della Val Scura (53) e, ancora, nelle Dolomiti cadorine ed ampezzane e nel gruppo della Marmolada. Nello stesso tempo l’esperienza maturata dai componenti del gruppo nel lavoro di istruttori sezionali consentirà alla scuola di dotarsi, mediante la partecipazione ai corsi nazionali e regionali, di 3 istruttori nazionali di Alpinismo, 3 istruttori nazionali di sci alpinismo, 8 istruttori di alpinismo e 6 istruttori di sci alpinismo.
Insieme, dalle scuole e dal gruppo, trae alimento, si consolida e si rinnova l’organico della stazione del soccorso alpino di Feltre che annovera tra i suoi volontàri gran parte dei componenti del gruppo rocciatori. In tale attività si esprimono infatti quei valori di solidarietà che caratterizzano, dalla nascita, la vita del gruppo. Di pari passo con l’attività della scuola di sci alpinismo si sviluppa anche una intensa attività dei componenti del gruppo nella pratica dello sci alpinismo.
Ne sono animatori in particolare Giovanni Zucchetto e Guido Frare che hanno al loro attivo una vastissima esperienza nella ripetizione degli itinerari classici delle Dolomiti e delle Alpi. Trae alimento da questa esperienza la formazione di un attivo gruppo di appassionati che, oltre ad essere impegnati nel lavoro della scuola, svolge una intensa attività nel campo sci alpinistico, ricercando e aprendo itinerari nuovi nelle Alpi feltrine e nelle Pale, e ripercorrendo gli itinerari classici delle Alpi (dalla prima generazione di Decio De Bernar-do, Mario Gatto, Egidio Zatta, alla generazione di mezzo di Armando Pari, Aldo De Zordi, Gianni Bordin, a quella più recente di Valerio Rech, Cesare Zucchetto, Augusto Angelini, Matteo Fiori).
Nell’ambito di questa molteplice attività e per giungere agli anni più vicini, merita ricordare ancora la partecipazione di Rico Bertoldin ed Enzo De Menech alla spedizione Everest 80 e l’esplorazione effettuata nel 1984 da Bubu, con Kurt Diembergher, dell’itinerario di accesso dal versante cinese allo spigolo Nord del K.2, che preparerà la spedizione Santon dell’anno successivo.